ARTAWAY

Tour guidati online delle città italiane

Viaggiare per l’Italia e ammirare le sue bellezze è di nuovo possibile grazie alla nuova piattaforma web ArtAway.com. Il progetto nasce in poche settimane durante la quarantena, grazie al team di Video Sound Art, con l’obiettivo di rendere la cultura e l’arte italiana “di nuovo” accessibili a tutti e comodamente dal proprio divano.

Non si tratta delle solite guide registrate o delle (diciamolo) noiose visite 3D, ma di una vera e propria visita guidata online, durante la quale sarete accompagnati da un esperto mediatore culturale in “carne e ossa”.

Sul sito basta scegliere uno dei tour disponibili (Napoli, Verona, Villa Borghese, Caravaggio, per citarne alcuni) e prenotarsi. Vi arriverà una mail con i dettagli del tour e il link per il meeting. Non vi resterà altro da fare se non adempiere al vostro ruolo di visitatore puntuale e collegarvi. Assieme agli altri astanti (max 15 persone) sarete accolti dalla vostra guida che grazie all’ausilio di Street View e Google Arts vi condurrà per le strade, i vicoli, e aggiungerei anche i tetti e le cupole, alla scoperta dell’arte e della storia italiana. Una volta terminata l’esperienza, il visitatore potrà donare liberamente un contributo per supportare le guide e il progetto.

Ammetto di essere sempre molto scettica quando leggo di progetti web per l’arte perché molto spesso la tecnologia viene utilizzata per “estendere” la visione a discapito della narrazione. ArtAway invece sfrutta in maniera intelligente strumenti online noti a tutti, semplicemente come supporto visivo di una visita interattiva con l’obiettivo di offrire un’esperienza coinvolgente e di livello.

Grazie alla centralità della narrazione quindi ArtAway diventa non solo un modo per visitare luoghi quando non siamo in grado di spostarci fisicamente, ma anche uno strumento di approfondimento per studenti e appassionati d’arte o per iniziare a conoscere una città che abbiamo intenzione di visitare.

L’idea di Paolo Gabriele Falcone, product manager di San Francisco, e Laura Lamonea, fondatrice di Video Sound Art, centro di produzione e festival d’arte contemporanea, è un fantastico esempio di un problema trasformato in opportunità. Ringrazio quindi ArtAway e la guida Alba per avermi riportato a Napoli. Ovviamente in questo caso “Vedi Napoli e poi muori” non vale, eh.

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