CASA MUSEO BOSCHI DI STEFANO

Vivere circondati dall'arte

Questa rubrica nasce da una comune sensibilità verso i luoghi dell’abitare, il fascino delle dimore altrui, la casa come guscio pieno o vuoto che rispecchia l’identità di ognuno.

Un palazzo di fine anni ’20 in via Giorgio Jan, 15 a Milano che porta la firma del grande architetto milanese Piero Portaluppi e racchiude i tesori dei coniugi Boschi Di Stefano. Una coppia d’avanguardia, collezionisti di opere dei maggiori artisti del Novecento, hanno vissuto circondati dall’arte e dal bello.

Antonio Boschi e Marieda Di Stefano si conoscono nel ’26 durante una villeggiatura in Val Sesia e il loro deve essere stato un incontro fulminante perchè l’anno dopo i due decidono di sposarsi. Lui di Novara è un brillante ingegnere alla Pirelli con una passione per il violino, lei della Milano bène cresce con un padre collezionista tanto che sceglie di esplorare la propria sensibilità artistica nella ceramica.

Scelgono il loro nido d’amore in un edificio dai caratteri art decò tanto cari a Portaluppi e fino alla fine degli anni ’80 decidono di farne la propria dimora riempiendo l’appartamento fino all’orlo oltre duemila opere (circa trecento sono state donate come da volontà testamentarie dei proprietari al Comune di Milano).

Undici spazi espositivi in un percorso tutt’altro che museale ma costruito pazientemente da chi l’arte l’ha amata sul serio. Si incontrano dapprima i ritratti dedicati ai coniugi e le ceramiche della stessa Marieda, per poi proseguire con straordinarie testimonianze della storia dell’arte italiana del XX secolo, dal primo decennio alla fine degli anni Sessanta. Dal Futurismo a Novecento, da Corrente al Chiarismo, sino agli Italiens de Paris, opere dei protagonisti della scena artistica milanese e italiana, quali Boccioni, Carrà, Severini, De Chirico, Savinio, Morandi, Martini e due sale monografiche dedicate a Fontana, con una ventina di lavori e a Sironi. Sino alla fine la loro mente era aperta, ricettiva, vorace e dinamica e sapeva apprezzare le tendenze del secondo dopoguerra: Informale, Spazialismo, Movimento Nucleare, con Vedova, Dova, Chighine, Crippa e Turcato.

I Volontari del Touring Club Italiano per il Patrimonio Culturale accolgono i visitatori all’interno delle stanze della Casa Museo Boschi Di Stefano dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 18.

Ph. Federico Torra

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