David Bowie è stato un artista eclettico.
Nella sua carriera ha sperimentato generi musicali diversi e si è mostrato al pubblico attraverso diversi alter ego da Ziggy Stardust, ad Aladdin Sane al Duca Bianco.
David ha compreso il potere dell’immagine e ha saputo creare una carriera musicale con un’iconografia ineguagliabile.
Dopo la sua morte, avvenuta all’inizio di questo anno, è stato reso noto al pubblico che David Bowie sia stato durante la sua vita un grande collezionista d’arte.
Gran parte della sua collezione è stata battuta all’asta da Sotheby’s a Londra il 10 e 11 Novembre 2016, prima di questo evento la famosa casa d’asta ha dato la possibilità al pubblico di vedere le opere che Bowie ha acquistato e posseduto durante la sua vita.
Così venerdì in pausa pranzo in una Londra piovosa e grigia mi sono precipitata a Bond Street piena di curiosità ma anche con la certezza che sarebbe stata un’esperienza indimenticabile.
Ho visitato musei, gallerie, mostre temporanee e fiere in varie parti del mondo ma vedere dal vivo la collezione di uno dei tuoi artisti preferiti nel panorama musicale ti rende partecipe di qualcosa di intimo, di personale e di unico.
La collezione di David Bowie rispecchia la sua poliedricità.
La sua Art Advisor Kate Chertavian ha dichiarato che il Duca Bianco comprava opere d’arte in base a quello che era affine al suo gusto, che lo stimolava intellettualmente e che lo emozionava, in un solo giorno poteva pagare prezzi da record per artisti come Harold Gilman o Bryan Winter ma anche non disdegnare l’acquisto di opere di artisti sconosciuti.
Nel tesoro artistico di David Bowie ci sono favolosi Basquiat, opere del suo amico e conterraneo Damien Hirst, all’asta anche un’opera realizzata insieme (Beautiful, hallo, space-boy painting) e lavori di Marcel Duchamp.
Ma Bowie non si è fatto affascinare solo da grandi e famosi nomi nel mondo dell’Arte, infatti aveva una passione per gli “Outsider”, nella sua collezione numerosi lavori realizzati nell’Art/Brut Center Gugging di Vienna un centro di residenza per artisti che avevano bisogno di sostegno sociale e psicologico, tra le opere possedute ci sono capolavori di Johann Fischer, Oswald Tschirtner e Johann Garber.
David prediligeva anche l’Arte africana e dopo il suo primo viaggio in Sudafrica nel 1995 ha nel corso della sua vita sostenuto e appoggiato la divulgazione di artisti africani promuovendone le esposizioni tra i suoi amici galleristi e arricchendo la sua collezione con le loro opere.
Bowie era un artista che amava sperimentare e così che la sua collezione d’arte ha anche moltissimi oggetti di design appartenenti al gruppo Memphis, collettivo di design e architettura fondato da Ettore Sottsass. David ha compreso quanto dietro quelle forme colorate ci fosse un pensiero creativo sofisticato e un movimento artistico a tutti gli effetti.
Non credo potrò mai possedere un’opera della tua collezione, caro David Bowie, ma è stato bello conoscere quanto tu amassi l’Arte e quanto questa sia stata parte fondamentale della tua vita.
Segui Camilla e il suo magazine sull’arte contemporanea: vuvuart un diario di viaggio nel suo amato mondo dell’Arte. Un racconto fatto non attraverso occhi esperti, ma da chi considera l’arte il cibo prediletto della propria anima.