La settimana più intensa dell’anno si è conclusa, abbiamo visitato location incredibili, viaggiato su un tram trasformato in una camera oscura, scoperto giardini segreti, giocato con le bolle di sapone, conosciuto designers emergenti e ci siamo persi a rimirare panorami incredibili ma soprattutto ancora una volta abbiamo amato Milano e l’energia di un momento in cui il mondo sembra riunirsi sotto lo stesso cielo! Di seguito i nostri appuntamenti preferiti di questa Design Week 2017:
NENDO
Sempre presente nella nostra classifica post Fuorisalone per ricerca stilistica, allestimento e la magia delle geniali creazioni dello studio guidato da Oki Sato. Questa volta si appropria delle sale total white dello showroom di Jil Sander con il quale condivide un’estetica minimal, geometrica e impalpabile, in una parola “Invisible Outlines” dal nome dell’esposizione. I lavori in mostra nascono dall’analisi tra spazio e materia, tra dentro e fuori, come la serie dei Jellyfish Vases sui quali ci siamo concentrati incantati per diverso tempo seguendo gli impercettibili movimenti acquatici di queste “meduse” pastello. E anche se la lunga fila ci ha fatto ricordare il ben noto Padiglione Giapponese ne valeva assolutamente la pena!
DIMORE STUDIO AL CIRCOLINO
Forse non tutti sanno che quest’anno lo studio di interior design più seguito di Milano ha scelto una doppia location oltre al solito appartamento in via Solferino e non poteva farlo in un posto migliore: il Circolo dei Reduci e Combattenti di Porta Volta! Il luogo in cui ci rifuggiamo quando vogliamo ritrovare l’autenticità della città, godere di un bicchiere di bianco frizzantino sotto al glicine, giocare a biliardo e chiacchierare per ore indisturbati. Dimore Studio ha scelto di lasciare tutto inalterato compresi gli usuali frequentatori del circolo e di allestire all’esterno un ampio gazebo che con meraviglia e stupore rivela un mondo ovattato dal soffitto a palloncini!
COS
Garanzia della Design Week sono le installazioni immersive promosse dal brand che quest’anno chiama gli inglesi dello Studio Swine per realizzare un progetto effimero e coinvolgente: un albero che crea bolle di fumo! Azusa Murakami e l’artista inglese Alexander Groves hanno voluto perseguire lo stesso mood delle passate edizioni continuando l’esplorazione di tecniche e materiali innovativi e chiamando il pubblico a interagire con l’opera. All’ingresso si veniva forniti di guanti di lana che permettevano di tenere in mano le grandi bolle che improvvisamente acquistavano consistenza e spessore, un momento per tornare bambini e dimenticare la consapevolezza e razionalità dei grandi.
LOUIS VUITTON
Una conferma in un panorama di molti, forse troppi, appuntamenti è quello della collezione Objets Nomades, un incontro tra i migliori designer del panorama internazionale, una location prestigiosa e l’eccellenza del marchio Vuitton. Una serie di mobili e complementi di arredo dalle raffinate lavorazioni artigianali ispirate al mondo del viaggio e ideati da Marcel Wanders, Patricia Urquiola, Nendo, Fratelli Campana, Studio Oi, Raw Edges, India Mahdavi solo per citarne alcuni, hanno creato un percorso suggestivo nelle sale di questo palazzo storico di Milano il cui accesso non è solitamente consentito, questa è una ulteriore motivazione per seguire gli eventi del Fuorisalone, essere curiosi, scoprire luoghi nascosti della città e lasciarsi inspirare!
PARADISO TERRESTRE
Una storia interessantissima che celebra l’artigianalità, l’intuizione e la passione di Dino Gavina, imprenditore, designer e anche editore ma soprattutto un grande sperimentatore, scomparso 10 anni fa ma che grazie a Gherardo Tonelli torna a vivere insieme al suo brand Paradisoterrestre e a tutta l’eredità di un marchio che ha segnato la storia del design italiano. Dalla fine degli anni ’70 l’eclettico Gavina, ha prodotto in piccolo serie oggetti d’arredamento disegnati o ispirati a designer e artisti internazionali come Kazhudi Takahama, Marcel Breuer, Man Ray, Giacomo Balla, Carlo Scarpa e molti altri. Durante il Fuorisalone sono state presentate delle riedizioni di pezzi storici in edizione limitata come: la lampada “Garbo” disegnata da Mariyo Yagi, il divano “Mantilla” di Kazuhide Takahama, gli specchi “Labbra” e “Venere” disegnati da Dino Gavino omaggio a Man Rey.
MARTINA GAMBONI AGENCY
All’ultimo piano di un bel palazzo in via De Amicis Martina Gamboni ha aperto le porte del suo studio e presentato i lavori di due giovani e promettenti coppie creative: gli inglesi Campbell-Rey che hanno realizzato una meeting room con effetti trompe l’oeil, arredi ricercati ed eleganti contrasti, e Bloc Studios, formato da Sabine Marcelis e il fotografo Carl Kleiner, che elaborano una inaspettata sinergia tra design, arte, materia e vegetazione ottenendo un effetto coinvolgente e armonico.
Dalla terrazza ci godiamo il tramonto sulla Torre Velasca, ci vediamo al prossimo Fuorisalone!!!
Extra experience: POETIC TRAM RIDE
Un’installazione mobile, un esperimento sensoriale ideato da Kingsley Ng: un tram storico trasformato in camera oscura che viaggia per 25 minuti dal Duomo a La Triennale e proietta al suo interno, attraverso un’apertura laterale che funziona da foro stenopeico, le immagini rovesciate della città. Proiezioni live di paesaggi urbani si mescolano a brani tratti dal romanzo Tête-bêche dello scrittore Liu Yichang che ha ispirato il film cult di Wong Kar-wai “In the mood for love”, che ascoltiamo con le cuffie durante il tragitto. Un viaggio interiore per riflettere sulla percezione del mondo circostante e apprezzare Milano in modo diverso, silenziosa e a testa in giù!