Durante la Milano Design Week 2019 conclusasi la scorsa settimana abbiamo assistito ad un forte ritorno al tema e al valore dell’artigianato.
Il design è artigianato e viceversa, o almeno lo era prima dell’ avvento della tecnologia: quindi se da un lato abbiamo assistito a molte esposizioni ed installazioni futuristiche e multimediali, dall’altro abbiamo apprezzato il lavoro di designer e aziende che hanno voluto mettere in evidenza la stretta relazione che esiste tra progettazione e manualità, cercando di riaprire un dialogo tra questi due mondi.
In un Paese come l’Italia che ospita una delle manifestazioni di design più importanti del mondo (se non la più importante) questo è un segnale che va colto e un percorso che va perseguito per valorizzare le nostre tradizioni e la nostra creatività.
Di seguito una selezione delle esposizioni del Fuorisalone 2019 che hanno ispirato questa riflessione.
LAND – POGGI UGO

Land è un’installazione site specifc che celebra i 100 anni di una delle fornaci più importanti e antiche d’Italia: Poggi Ugo. A cura di Valentina Guidi e con la collaborazione dei designer spagnoli di Masquespacio, il progetto ha preso vita nella meravigliosa terrazza di Strategic Footprints con vista mozzafiato sulla città. Una materia antica e ancestrale come la terracotta diviene così attualissima e attraente.
LABORATORIO PARAVICINI

Grazie al set up video di Eligo Studio l’artigianato si è fuso al mutimediale per presentare Athletae Gymmetria, la nuova collezione del Laboratorio Paravicini, laboratorio artigiano di servizi di ceramica decorata per la tavola. Nato da Costanza Paravicini e da sua figlia, nascosto in un cortile delle 5 vie ma ormai noto ai frequentatori della design week, incanta sempre per la creatività dei piatti decorati a mano e per l’ambiente suggestivo vecchia Milano.
RIFLESSO BOTANICO

Allestito nei meravigliosi ambienti dello storico palazzo Belgiojoso, Riflesso Botanico è un progetto delicato fatto di luci e pittura. Particolarmente affascinanti le carte da parati e gli arazzi dipinti a mano da Elena Carozzi, che raccontano mondi naturali e immaginari.
DOPPIA FIRMA

La fondazione Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship promuove da alcuni anni il progetto titolato DoppiaFirma, all’interno della magica Villa Mozart. Lo scopo è quello di creare una collezione di 13 oggetti nati dalla collaborazione tra un designer e un artigiano. Un’occasione unica anche per visitare i saloni di uno dei piú rinomati esempi di architettura liberty a Milano.
LOEWE BASKETS

Anche i brand del lusso sono coinvolti durante la design week, ma lungi da creare mastodontiche istallazioni che chiamano il selfie, Loewe ha trasformato la boutique di Montenapoleone in una bottega di artigianato. Ad undici designer/artigiani il marchio spagnolo ha chiesto di reinterpretare la propria arte manuale.
LE BOTTEGHE DI GOLGONE

Giovanna Palimode fonda nel 2008 in Barbagia (Sardegna) Le Botteghe di Golgone, all’interno di un progetto più vasto di un hotel. Per la realizzazione dei piatti, dei cuscini, delle tovaglie e di tutti i complementi per la casa in edizione limitata l’imprenditrice si avvale di botteghe artigiane locali.
PRETZIADA: HEAVY SOUVENIR

Parliamo di nuovo di Sardegna per citare il progetto più ambizioso e completo forse sul tema della valorizzazione dell’artigianato locale in dialogo con i designer contemporanei: Pretziada. Nato dalle menti di Ivano Atzori e Kyre Chenven, il progetto unisce le tradizioni sarde al desiderio di portare quelle stesse trazioni nel presente per non farle dimenticare e per farle reinterpretare. Ogni oggetto esposto parla di tanti mondi e racconta tante persone e memorie.