FURO CHIC

La schiscetta diventa un must have

Oggi hai la schiscetta? Chi? Io?!” Sembrava quasi una malattia… Il mio approccio con questo termine è andato più o meno così. Per tutti quelli che non vivono il tram tram milanese la cosidetta schiscetta è il lunch box e c’è qualcuno che ne ha fatto un progetto buono e bello perché dovete sapere che anche nel mondo moda è parecchio diffusa questa usanza.

Portare il pranzo da casa è davvero una mossa saggia per i seguenti motivi:

mangi sano (a meno che non cucini schifezze!)

risparmi

utilizzi il tempo per fare altre cose

oppure

socializzi con le colleghe/colleghi

puoi portarlo dove vuoi (quindi anche in estate su un praticello sotto l’ufficio!)

Il punto a sfavore è sicuramente l’estetica del contenitore/involucro e la conservazione dei cibi specie se non avete una cucina a disposizione.

Ecco quindi una soluzione al problema da colui che della schiscetta ne ha fatto un mantra: Alessandro Vannicelli, autore della Schiscetta Perfetta e ideatore del blog Schisciando ha prima elevato la pausa pranzo in ufficio proponendo menù leggeri e creativi e poi ha elaborato un’idea colorata che gratifichi il portapranzo che può essere sfoggiato senza alcun timore!

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Si chiama Furo Chic, il porta-schiscetta firmato da Schisciando realizzato in collaborazione con Altriluoghi, azienda d’abbigliamento che produce capi di cotone biologico stampato con colori naturali, ispirato al tradizionale furoshiki giapponese, un involucro di tessuto normalmente utilizzato per avvolgere e trasportare bento (la schiscetta nipponica), libri e persino vestiti, è stata rielaborata in chiave italiana con gli inconfondibili motivi delle farfalle di pasta: al pesto, con tinte ricavate dal basilico, e all’arrabiata, i cui colori sono stati estratti dal peperoncino.

Inoltre a seconda di come viene annodato può diventare una pratica custodia porta tablet o una borsa smart.

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Come nasce l’idea di seguire questa “nicchia” di portapranzo?

Durante la pausa pranzo con le mie colleghe e le mie amiche osservavo cosa utilizzassero per portarsi la schiscetta, oltre al contenitore si intende: sacchetti di carta, se non di plastica, di marchi vari ed eventuali, quasi a nascondere il fatto che si portassero il pranzo da casa.

Ho pensato che fosse possibile creare qualche cosa di diverso, un prodotto funzionale e versatile, che permettesse quindi di unire la portabilità di un oggetto di tutti i giorni come il contenitore della pausa pranzo, con l’estetica di un complemento di abbigliamento e quindi accessorio per la routine di una donna, da portare e abbinare a dei look casual ma di stile.

Sono sempre stato affascinato dal Giappone, le sue usanze e i suoi riti. Così ho scoperto l’utilizzo dei fukushiki, i loro foulard in seta, usati non solo per portarsi il Bento, ma anche come oggetto di bellezza quotidiano.

Ho voluto riportare questa versatilità nel Furo Chic di Schisciando che all’occorrenza può diventare una borsetta, una pochette, un contenitore per tablet e libri ma soprattutto una tovaglia personalizzata per tutti i pranzi in ufficio.

In linea con i tempi e le necessità di mangiare sano come credi si evolverà il tuo progetto?

In generale vorrei dare sempre più spazio al fenomeno DIY, ovvero nel fare le cose per me e gli altri in casa. Dal pane, all’orto, e sempre più spazio alla mia nutrizionista (che già segue una piccola rubrica) e il personal trainer per la parte riguardante il preparamento atletico. Ci sarà una naturale evoluzione anche del Furo Chic, magari tra 1 anno con una serie di americane e vorrei lanciare una serie di ricette per i bimbi (sono diventato papà di 2 gemelle da 3 mesi, farò di necessità virtù!)

Cosa c’è nella tua schiscetta oggi?

Un piatto della tradizione Indiana, il Dhal di lenticchie con del riso basmati. Forse in pochi lo sanno, ma la schiscetta, come tradizione, arriva anche in quei paesi. la chiamano “Dabba”, è in acciaio e composta da più scodelle l’una sull’altra tenute insieme da un gancio metallico. I “dabbawala” (fattorini indiani addetti alla schiscia) raccolgono più di 200.000 pranzi fatti in casa o nei ristoranti, per poi consegnarli ancora caldi ai lavoratori nell’ora di pranzo. Un meccanismo perfetto, studiato anche ad Harward, con un margine di errore vicino allo zero. Incredibile vero? Schiscetta rulez! 😀

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Furo Chic può essere acquistato sul sito www.altriluoghi.eu