Taboolata è un collettivo tutto femminile “votato ad ampliare le vostre esperienze gastronomiche e non solo, a tutto quel che d’ignoto, dimenticato e sconveniente vi sia”. Si muovono in un’area che comprende arte, design, cibo e scienza con la missione di approfondire tematiche riguardanti tabù gastronomici. Hanno creato delle Hidden Kitchen per alimentare le discussioni sull’argomento coinvolgendo grandi chef, scienziati, esperti ed artisti..
Nell’ambito di DoUtDEsign 2015, in via San Vittore 49 ( zona Sant’Ambrogio), Taboolata presenterà Green Ham, il prosciutto di grillo. Si avete letto bene.. di grillo! Mangiare insetti, infatti, è una abitudine largamente diffusa nel mondo e ultimamente promossa dalle grandi organizzazioni internazionali per le doti ecologiche e nutrizionali, oltre che gustose di questi piccoli esseri.
Onestamente non la pensavo così quando a Bangkok un venditore ambulante mi ha offerto spiedini di scorpione, ma credo proprio che cambierò idea al banchetto gastronomico di insetti di Taboolata! Perché anche l’occhio vuole la sua parte e la bellezza a quanto pare, salverà il mondo.
Come è nata l’idea di Taboolata?
Nasce dalla curiosità e dall’interesse di condividere temi a noi cari da diverse prospettive, scienza, arte, antropologia e filosofia. Da qui la voglia e l’entusiasmo di unire le nostre passioni per creare uno strumento di informazione ed un luogo creativo per approfondire nuovi paradigmi sul cibo.
Perché gli insetti?
Gli insetti sono arrivati sulla nostra Taboolata grazie ad Entonote (progetto informativo creato da Giulia Tacchini e Giulia Maffei sul tema dell’entomofagia) che già dal 2014 si era posto l’obbiettivo di promuovere la pratica dell’entomofagia. Al primo assaggio di biscotti di grillo l’entusiamo ha travolto anche Flaminia, Sofia e Chiara. Nasce così il progetto Green Ham.
Credete che rendere esteticamente gradevole l’aspetto di un cibo ritenuto disgustoso nell’area occidentale del mondo sia un modo per veicolare l’importanza di adottare nuove abitudini alimentari?
Anche l’occhio vuole la sua parte! L’arte e l’estetica hanno da sempre permeato molti, se non tutti, aspetti dell’operato umano. In particolar modo nel cibo l’esperienza visiva completa l’esperienza degustativa.
Il cibo ormai è entrato a pieno merito “nell’area design” ?
Il cibo si è slegato dalla sua mera funzione nutrizionale e oggi è diventato un potente mezzo di comunicazione. È diventato un linguaggio, con la sua grammatica e sintassi, che permette nel campo del design di comunicare e informare su temi delicati, quali nutrizione, utilizzo di risorse e come nutrire il pianeta!
Ci sono altri taboo che rendono difficile l’inserimento di alcuni cibi?
Dobbiamo ricordare che sono più i cibi che non mangiamo rispetto a quelli che potremmo mangiare, basta uscire di poco dalla nostra cultura alimentare e troviamo una lunghissima lista di tabù. Prossimamente ci piacerebbe affrontare il tema degli OGM…
Cosa vi aspettate dalla Milano Design Week?
Il nostro obbiettivo in ogni momento è di informare e dialogare con un pubblico disponibile ed aperto a scoprire il lato gustoso dei tabù da noi proposti. Partecipando alla Design Week ci permetta tramite Green Ham di abbattere il muro del tabù dell’entomofagia o almeno di far sì che se ne parli di più!
Green Ham | DoUtDEsign 2015, via San Vittore 49, Milano | il 15 aprile, dalle 18 alle 24
COCKTAIL MERCOLEDì 15 h. 18.00 – 24.00
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