L’idea da cui Babeuf // tè, vino e letture lente prende forma, è quella di creare nel comune di Cagliari, capoluogo dell’omonima provincia e della regione Sardegna, uno spazio polifunzionale. Fruizione lenta della cultura e tradizioni enogastronomiche nostrane si fondono in un connubio perfetto.
Pane, vino, formaggio ed olio come base della cultura culinaria italiana, ed è anche su questo punto che Babeuf è riuscito a farsi riconoscere.
A seguito l’intervista a Federico Cau, titolare del Babeuf.
Come nasce “Babeuf // tè, vino e letture lente”?
“Babeuf – tè, vino e letture lente” nasce sulla carta i primi mesi del 2013 quando si è fatta forte la necessità di andar via da Roma per intraprendere un nuovo progetto, che fosse più sulle nostre corde.
I battenti son stati aperti un anno e mezzo dopo. L’idea iniziale, che è quella che ci spinge tutt’ora, è quella di uno spazio in cui cibo, espressioni artistiche differenti e la lettura possano convivere in un clima informale, fatto di colore, libri e sorrisi, dove potersi rilassare godendosi un po’ più il tempo, con lentezza.
Il locale è aperto a ogni genere di attività, dalla presentazione di libri, letture, incontri con i produttori (vini, formaggi ecc), sino agli workshop che coinvolgono grandi e piccini. Un altro tasto su cui abbiamo voluto mettere l’accento è proprio il rapporto coi più piccoli. Abbiamo tanti libri illustrati per bambini, un tavolo a loro dedicato con quadernoni colori e matite, un cavalluccio a dondolo in legno, il fasciatoio per far sentire comode mamma e papà coi più piccini.
Quale aria si può respirare all’interno del caffè letterario di via Giardini 147?
Come ci dicono in molti “sembra di stare a casa di nonna”. Un poco è vero. La credenza anni ’50 era davvero di mia nonna. Un po’ per l’arredamento vintage (quello vero, ripescato in mercatini e rigattieri), un po’ per i dolcetti cucinati con passione da Elita ci si sente a casa, coccolati; la musica, jazz o folk per lo più, è sempre di sottofondo, non vogliamo che copra le parole; ci piace la gente che chiacchiera senza dover urlare per la musica troppo alta.
Abbiamo voluto creare uno spazio che scoraggia il cliente frettoloso del caffè “mordi e fuggi”: divani e poltroncine sono troppo invitanti, non ci si può non sedere almeno dieci minuti!
A quanto pare presso il vostro Cafè le leccornie non possono mancare, come non può mancare l’invito alle letture lente. Questo parrebbe un connubio perfetto. Qual è la reazione della clientela?
Inizialmente avevamo un po’ paura di mettere in pentola troppe cose. Ora invece abbiamo capito che ci sbagliavamo. Abbiamo puntato sul cibo di qualità e la clientela risponde bene, fortunatamente è fatta di molte persone curiose. Aver portato salumi e formaggi da tutta Italia, col fil rouge di provenire da piccolissimi produttori, ci sta rendendo unici nel panorama cittadino. Io stesso vale per i vini, di piccoli vinaioli, dimenticando grossi nomi troppo blasonati. Abbiamo una nutrita scelta di vini sardi e tanti del nord e sud italia, per lo più “vini naturali”. Le birre sono artigianali, le bibite e i succhi di frutta biologici (addio multinazionali).
E’ bello vedere che pian piano i clienti iniziano a prendere i libri dagli scafali, leggono e sfogliano, molti sono in libera consultazione, altri in vendita, ma sono tutti libri usati, con dietro una storia fatta di orecchie e sottolineature. I clienti leggono mentre mangiano o prendono un tè, sfogliano e tengono il segno per le letture della visita successiva. Sono piccole soddisfazioni!
Babeuf // tè, vino e letture lente
Via giardini 147/a
Cagliari