PROCIDA CAPITALE DELLA CULTURA 2022

l'isola che non isola, laboratorio culturale di felicità sociale

“Disposte in cerchio intorno al porto, queste case rosa, gialle, azzurre e bianche sono tutte un po’ sbilenche, un po’ consunte, un po’ diroccate; si pensa che il vento e il mare le abbiano corrose allo stesso modo della costa vulcanica che, a guisa di mensola, si sporge sopra di esse”.

Così scriveva Alberto Moravia nel 1960, riferendosi all’architettura vernacolare del borgo di Corricella, case come alveari, sovrapposte, sbilenche, uno dei simboli peculiari dell’isola flegrea, insieme alla spiaggia di Chiaia, alla Torre Murata e molto altro.

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E sarà proprio l’isola partenopea la protagonista di questo nuovo anno, nominata Capitale italiana della cultura 2022, riconoscimento dato per la prima volta ad un’isola, sotto la direzione di Agostino Riitano.

Dal macro tema “La cultura non isola” si articola un ricco programma suddiviso in 5 capitoli: Procida inventa – ispira – include – innova – impara, a sottolineare come l’intento sia quello di svincolarsi da una narrazione di puro intrattenimento ma di lavorare e proporre una programmazione culturale a lento rilascio, che coinvolga la comunità locale nel costruire insieme un nuovo modello per la valorizzazione del patrimonio culturale, in stretta relazione con le trame della vita dell’isola. Come il progetto Nutrice, che prevede percorsi guidati dai cittadini procidani tra orti, giardini e limoneti alla scoperta delle produzioni gastronomiche in una rinnovata coscienza dei sapori dell’isola.

Abbiamo voluto esplorarla prima che diventasse la meta desiderate da tutti, in pieno inverno anche se il sole era caldo e il cielo azzurro, ogni angolo era un cantiere, il fermento di chi già conosce la sorte delle precedenti come Matera, Parma si fa sentire.

L’isola si raggiunge con un aliscafo da Napoli in circa 30/40 minuti, ti accoglie un porticciolo che rimane nella bassa stagione la zona che propone più servizi attivi. Si può anzi si deve girare a piedi, anche perchè sembra che gli isolani abbiamo la brutta abitudine di “utilizzare l’auto per andare dal salotto al bagno” parola di chi ci vive tutto l’anno, per sentire l’odore del bucato, la brezza marina, sbirciare nei cortili, osservare i gatti che sornioni sembrano i padroni. Per i più pigri c’è comunque un comodissimo mini bus pubblico (il biglietto si fa all’interno) che attraversa l’isola.

C’è un’atmosfera magica, un po’ decadente, come quelle cartoline italiane degli anni ’50, sarà per questo motivo che ci hanno girato alcune delle scene più iconiche de “Il Postino”. Mi piacciono le isole, vorrei esplorarle tutte, perchè sono delimitate, tutto è concentrato come un microcosmo che respira autonomamente. Passeggiamo dal porto a Palazzo D’Avalos, le carceri abbandonate che ricordano un po’ quel castello diroccato del piccolo Arturo del romanzo premio di Elsa Morante, passando per il centro e fino alla panoramica sul Borgo di Corricella che ci offre la vista unica delle casette colorate affastellate una sull’altra in un’armonico organismo dalle sfumature pastello. Il giro prosegue verso sud alla spiaggia delle Chiaiolella, ultimo presidio abitato prima del ponte che porta all’area protetta dell’isola di Vivara e dalla quale ci godiamo l’arrivo della sera. Una domanda mi gira in testa mentre mi perdo nei bagliori del cielo… Chissà come cambi in estate?!

Ovviamente fuori stagione c’è il fascino della tranquillità ma anche la penuria di ristoranti aperti, solo due suggerimenti da non perdere che ci hanno fatto bene al cuore e alla pancia: il Gazebo, resterete stupiti dalla cura dei piatti e dagli abbinamenti con materie prime locali non scontati, e da Maria a Corricella, semplice e sincero pesce locale, vino tra mare e sole.

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Tornando a quello che ci aspetterà nei prossimi mesi… Siamo molto felici di sapere che uno tra i simboli di inclusività e rilancio del progetto è Palazzo D’Avalos, edificio rinascimentale trasformato in prigione borbonica nel 1830 e poi dismesso nel 1988, riaprirà le sue porte alle visite, restando in parte museo del carcere mentre un’altra parte diventerà hub culturale che ospiterà parte della programmazione.

Purtroppo a causa della situazione sanitaria l’inaugurazione, prevista per il 22 gennaio, slitterà in primavera a data ancora da definirsi; il programma è molto articolato ma abbiamo già selezionato per voi i principali eventi imperdibili.

ARTE

Da marzo a novembre, per tre appuntamenti, verrà presentato Ritual project, un percorso sonoro tra arte e antropologia, che si snoderà per le vie del centro storico dell’isola, con delle installazioni musicali dei suoni rituali dell’isola, eseguite da Paolo Polcari, Daniele Ubjk e Leonardo Scotto di Monaco.

Nel mese di aprile prenderà avvio The Tending of the Otherwise, ovvero la Biennale dei Giovani artisti dell’Europa e del Mediterraneo diffusa in vari spazi dell’isola, dove 25 artisti internazionali tratteranno, attraverso le loro opere, il tema della cura, della cultura come cura nel contemporaneo. A partire da settembre verranno individuati, sempre dal board della BJCEM, cinque artisti per Is.Land, un programma di residenza diffusa di due settimane sull’isola per la progettazione artistica.

Ad aprile ci sarà la performance La Flotta di Carta, ideata dall’artista tedesco Frank Bolter: una flotta di barchette di carta realizzate dagli studenti dell’isola attraverserà il golfo di Napoli.

Un altro grande progetto legato all’arte, che prenderà vita a partire da maggio, sarà SprigionARTI, la costituzione di un vero e proprio museo del contemporaneo all’interno di Palazzo D’Alvalos. Il progetto sarà curato da Vincenzo De Bellis, curatore e direttore associato del Walker Art Center di Minneapolis (e già curatore del progetto Panorama, una mostra diffusa sull’isola di Procida presentata a settembre scorso attraverso la collaborazione di numerose gallerie d’arte italiane). La mostra vedrà la partecipazione di artisti di fama internazionale tra i quali sono stati annunciati Francesco Arena, Jan Fabre e il designer Andrea Anastasio.

In chiusura dell’anno sarà inaugurata anche la mostra Abitare Metafisico, con opere inedite dal fotografo Mimmo Jodice attraverso le quali ripercorre la sua ricerca sulle architetture isolane e sul processo costruttivo dell’abitazione collettiva.

CINEMA

In collaborazione con il Torino Film Festival prenderà vita Il Vento del Cinema, una serie di incontri  per promuovere la varietà di punti di vista sul cinema, dedicato al tema degli immaginari futuri.

Ma non sarà l’unico incontro dedicato al cinema, infatti, Artecinema, sviluppato in collaborazione con lo Studio Trisorio, proporrà 10 documentari incentrati su personaggi internazionali che hanno modificato il linguaggio dell’arte contemporanea.

TEATRO DANZA

Eruzioni Festival proporrà una serie di performance, opere prime e nazionali ispirate alla poesia di Antonio Neiwiller, regista e drammaturgo napoletano, “Che senso ha se solo tu ti salvi”.

MUSICA

Per quanto riguarda la musica, invece, è previsto un denso programma di concerti, Echi delle Distanze, in numerosi spazi, di musicisti provenienti da isole di tutto il mondo.

Da marzo a novembre, per tre appuntamenti, verrà presentato Ritual project, un percorso sonoro tra arte e antropologia, che si snoderà per le vie del centro storico dell’isola, con delle installazioni musicali dei suoni rituali dell’isola, eseguite da Paolo Polcari, Daniele Ubjk e Leonardo Scotto di Monaco.

Torniamo presto!

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