MILANO DESIGN WEEK 2022

La nostra selezione di appuntamenti da non perdere!

Non è un miraggio ritorna in versione estiva dal 6 al 12 giugno il Fuorisalone a riempire di energia e colore Milano e ovviamente abbiamo i nostri usuali suggerimenti da condividere e gli appuntamenti da non perdere!

CENTRO / 5 VIE

La design week è spesso l’occasione per visitare luoghi nuovi o sconosciuti come il rinnovato Garage di via Bagutta adiacente al quadrilatero scelto da Louis Vuitton per presentare la nuova collezione dei suoi Objets Nomades. Garage Traversi in via Bagutta 2.

Cristina Celestino rinnova Radaelli Fioraio, un luogo magico frequentato da attrici magistrali come Valentina Cortese, Maria Callas e Grace Kelly, per un omaggio alla natura con l’installazione Florilegio. Ecosistema di un Interno. Via Manzoni 16.

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La terrazza della sede del brand di alta gioielleria Buccellati, all’ultimo piano di un edificio di Portaluppi progettato nel 1919, presenta una mostra a cura di Federica Sala, con il coinvolgimento dello Studio Boeri per l’allestimento, che verte sulla reinterpretazione in chiave contemporanea del Galateo con i lavori di noti designer e studi come Dimore, Ashley Hicks, Chahan Minassian e Patricia Urquiola. Terrazza Portaluppi via Brisa 5.

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Archizoom Associati noto sin dagli anni Sessanta per aver progettato oggetti utopici e fuori dagli schemi è protagonista della sede del distretto delle 5vie con una esposizione dedicata al lavoro radicale dello studio e del suo divano più iconico: Superonda. Centro Studi Poltronova via Cesare Correnti 14.

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Segnaliamo anche due piccole chicche restando nelle 5vie: lo studio di design sperimentale giapponese Takt Project realizza un’installazione coinvolgente nella chiesa di San Bernardino alle Monache – Via Lanzone 13, e il collettivo berlinese al femminile Anava Projects presenta Matter of Course un percorso espositivo con lavori in vetro, legno, argilla, tessuti, metallo e acqua, esplorando il sé in relazione agli altri, via Cesare Correnti 14.

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BRERA

La Biblioteca Braidense ospita il simposio a cura dei Formafantasma per Prada con un palinsesto di talk, letture, dibattiti e proiezioni video sul rapporto tra ambiente naturale e design con professionisti e studiosi come Paola Antonelli, Beatrice Leanza e Alice Rawsthorn. Via Brera 28.

Lo Studio Luca Guadagnino, si proprio lui il regista di Call me by your name, debutta al Fuorisalone con un’installazione di architettura d’interni dal titolo Accanto al fuoco, che comprende due soggiorni ispirati al lavoro di Carlo Scarpa con mobili di design dello studio e pezzi di La Manufacture Cogolin, FontanaArte e del ceramista italoamericano Francesco Simeti, come oltre a una selezione di mobili vintage. Spazio RT Via Fatebenefratelli 34.

Vale sempre una visita alla ex Pelota che da anni ospita le collezioni casa firmata da Hermes con set up scenografici. In questa edizione l’allestimento è studiato all’insegna della leggerezza, come una sfida alla gravità, che si esprime attraverso la presentazione degli oggetti presentati all’interno di quattro strutture. La Pelota via Palermo 10.

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L’indirizzo da non perdere in Brera è senza dubbio via Solferino 11 che questo Fuorisalone non ospita solo Dimoregallery, l’appartamento di Dimorestudio con l’esposizione dal titolo Oublié ma anche il primo approfondimento dell’opera dell’artista Lucia Eames, figlia del notissimo Charles, allestito in una tradizionale casa milanese dal titolo Seeing with the Heart.

Sarà per il mio debole legato alla ceramica ma questa scoperta dell’ultima design week si conferma una piccola perla, con l’esposizione Paesaggi by Nathalie Du Pasquier per l’azienda Mutina presenta oggetti in ceramica interamente fatti a mano e realizzati esclusivamente in Italia secondo la tradizione artigianale in una scenografia cromatica e dinamica. Casa Mutina Milano, Via Cernaia 1/a.

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Un passaggio al cabinet de curiosités di Rossana Orlandi fa sempre bene specie se include una perfetta “Danish House” e, nello spazio adiacente alla storica sede, un’installazione dinamica fatta di suoni, movimento, illuminazione e ovviamente arredi che si ispira alle atmosfere dei club underground della New York Anni ’70. Via Bandello 14.

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Dal 2019 Le FRENCH DESIGN, piattaforma che promuove l’innovazione nell’arredamento e nell’interior design, organizza ogni due anni Le FRENCH DESIGN 100, l’unico premio di design in Francia che valorizza la portata internazionale di progettisti francesi con l’obiettivo di selezionare ogni edizione i 100 oggetti e spazi che meglio rappresentino il design francese nel mondo. La mostra Voyage en Intérieur, Le French Art de Vivre espone una selezione delle più interessanti creazioni di oggetti e arredi autoprodotti dei vincitori della seconda edizione del premio. Institut français Corso Magenta, 63.

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ALTRE ZONE

Perché uscire dalla comfort zone è difficile ma quando lo fai senti tutta quell’eccitazione da prima volta, allora via alla scoperta di qualcosa di nuovo e sconosciuto!

Britt Moran ed Emiliano Salci di Dimorestudio svelano un nuovo spazio: Dimorecentrale in via GB Sammartini 63, adiacente alla Stazione Centrale che per esperienza suggeriamo di inserire tra gli highlights da non perdere!

You don’t want space, you want to fill it è il titolo del lavoro site specific di un gruppo di artisti selezionato da Matylda Krzykowski. Artisti, designer, performer e musicisti creano un progetto che vuole animare un luogo selvaggio, più immaginato che definito da aspettative prefissate. Marsèll Paradise via Privata Rezia 2.

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Il collettivo gastronomico internazionale We Are Ona, reduce dalla Biennale di Venezia dal quale è partito con un tour per le città europee che ospitano le più importanti manifestazione d’arte e design, ha scelto Milano e con lo chef giapponese Sayaka Sawaguchi realizza un esclusivo pop-up restaurant, con annessa caffetteria, ospitato da FlosFabbrica Orobia in via Orobia 15.

Alla fermata Cimiano la Gallery Assab One con i suoi 2500 metri quadri post industriali si apre all’esperienza della produzione giapponese presentando il progetto artistico Tajimi Custom Tiles, in mostra una serie di oggetti sperimentali firmati da noti designer internazionali come Max Lamb, Kwangho Lee e, per la prima volta, anche quelli dei nostri amatissimi Ronan & Erwan Buroullec, una interessante dimostrazione delle molteplici possibili applicazioni della ceramica personalizzata per architettura e design. Assab One via Privata Assab 1.

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Finalmente tornano le presentazioni immersive e ironiche dell’Atelier Biagetti che, sempre attenti alle più comuni ossessioni della società contemporanea, questa volta trasformano il pubblico adulto in una classe di bambini attraverso un progetto dedicato agli animali domestici appunto il titolo Pet Therapy. Gatti giganti, lunari e docili, diventeranno sedute scultoree all’ombra di palme soffici e colorate con noci di cocco luminose. Ogni oggetto sarà una scultura funzionale pensata come un device in grado di attivare l’idea di una casa senza confini dove lo spazio interno si confonde con quello esterno e dove il gioco sarà una cosa seria di cui non si potrà più fare a meno. Piazza Arcole 4.

Se vuoi avere una overview delle tendenze di design e commistioni artistiche non puoi perdere il Nilufar Depot, secondo e immenso spazio della gallerista Nina Yashar. Via Lancetti 34

Il successo dell’edizione precedente conferma Alcova tra i progetti piú attesi del Fuorisalone, ideato da Joseph Grima di Space Caviar e Valentina Ciuffi di Studio Vedèt torna nel parco urbano del Centro Ospedaliero Militare di Milano in zona Inganni con un percorso espositivo basato sulla ricerca dal tech, ai materiali alla produzione sostenibile e pratiche sociali, un percorso pensato per immergersi in una dimensione sospesa nel tempo in un parco selvatico ed edifici abbandonati. Dal celebre studio OMA con Sabine Marcelis, a UMPRUM, i Formafantasma, Studio Plastique e Snøhetta, la selezione è ampia e include i protagonisti della scena del design come Leo Rydell Jost, Otherside Objects, The Empty Dinner e Material Fixations di Natalia Triantafylli e Andrew Scott. Inoltre Curated by Alcova, è la piattaforma dedicata a mettere in evidenza i talenti più interessanti che emergono ogni anno dalle scuole di design di tutta Europa. In giardino il Caffe Populaire di Lambert & Fils e DWA con Superflower Studio e l’Offcut Bar sono il posto perfetto per una pausa in una Milano che non avete mai visto. Casa delle Suore Via Simone Saint Bon 1.

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Novità assoluta Baranzate Ateliers negli spazi dell’ex fabbrica Necchi a venti minuti a nord-ovest del centro, supportato da Zaventem Ateliers, collettivo belga curato dall’architetto Lionel Jadot che vuole aprire lo spazio al dialogo, incontro e condivisione. Troviamo anche Studiopepe che presenta il progetto The Temple, installazione immersiva ispirata all’archetipo del tempio. Al suo interno oggetti organico-scultorei, interamente fatti a mano, evidenziano la bellezza dell’imperfezione in un lavoro compiuto. Via Milano 251.

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