L’estate per me negli ultimi anni è stata sinonimo di Castellammare del Golfo, una cittadina sul Mediterraneo che si trova esattamente tra Palermo e Trapani accanto ad uno dei punti più belli della costa occidentale della Sicilia. Dietro i monti e davanti il mare limpido in mezzo un piccolo centro che negli anni ha saputo crescere e conquistare il cuore di molti, come il mio.

E adesso vi spieghiamo anche le nostre motivazioni, oltre al fatto che già di suo la Sicilia ha molteplici e importanti moventi che vanno dal cibo, alla cultura all’impareggiabile territorio.
Castellamare del Golfo si trova in un’area naturalistica protetta tra le più ricche, suggestive e rigogliose della regione, se poi non stai cercando solo il mare si hanno moltissime attrattive poco distanti e ovviamente ci sono tutte le cose buone di quella insaziabile cucina siciliana che mette tutti d’accordo!


Il borgo, considerato tra quelli marittimi uno dei più belli, è ideale come posizione per scoprire questo lato della Sicilia e offre una splendida finestra sul Mediterraneo che ti fa subito sentire di essere in vacanza.
Di origine greca e passato sotto la dominazione araba, aragonese e normanna si sviluppa in altezza, si parte dal corso principale ricco di negozietti di artigianato locale e ristoranti per scendere verso il porto vitale e variopinto fino al Castello Normanno che spesso in estate è allestito per eventi e spettacoli.



La passeggiata prosegue sul versante panoramico adiacente all’ampia pizza con le palme che solitamente in estate ospita un market serale di oggettistica siciliana e altro.






Se capitate in agosto potrete assistere ai tradizionali festeggiamenti in onore della Patrona che presentano la rievocazione storica che narra dell’attacco al porto da parte degli inglesi, sventato, secondo la leggenda, dall’arrivo della Madonna del Soccorso. Luminarie, processioni e fuochi d’artificio renderanno lo scenario del paese ancora più suggestivo.

Da quì è possibile raggiungere spiagge e insenature bellissime così esclusive da farvi sentire privilegiati.
Cale per avventurosi
Questi sono spot per chi non cerca la spiaggia, per chi crede che il vero lusso sia godere dell’ambiente da una posizione unica, immersi totalmente nella natura, una scelta spartana, libera che ti fa provare l’emozione della scoperta. Noi suggeriamo di portare scarpe da scoglio, indossare scarpe comode per scendere nelle cale, ombrellone, abbastanza acqua e cibo perchè una volta arrivati non te ne vorrai più andare via!
Cala Bianca
Segui le indicazioni di google maps, parcheggi lungo la stradina e osservando sotto l’orizzonte vedrai delle una sorta di sentiero in pendenza, non preoccuparti è un po’ impervia ma non difficile da raggiungere. In questa selvaggia e strepitosa caletta devi arrivare presto per conquistare il tuo posto speciale, quello nella spiaggetta che rimane in estate in ombra fino a tarda mattinata e ti accoglie con il suo manto morbido di alghe asciutte. L’acqua è uno spettacolo specie se arrivi presto puoi nuotare in tranquillità dato che ti trovi una insenatura molto riparata (perfetta soprattutto quando c’è vento) e poi goderti il sole nelle “piscinette naturali” che si formano sugli scogli.
Cala Rossa
Se sei in agosto devi arrivare veramente presto per posizionarti in questo angolo di meraviglia, è un piccolo gioiello naturalistico, ospita una spiaggetta di sassi e ha un’acqua trasparente e pulitissima. Se ami nuotare arriva fino allo scoglio alla fine della baia verso il mare aperto per goderti la vista della cala scavata nella roccia.

Fossa dello Stinco
Segui le indicazioni prendi la strada sterrata e con calma arrivi nel punto più vicino alla costa dove troverai altre auto parcheggiate. Da lì prosegui a piedi non ci sono cartelli ma tieni la meravigliosa villa bianca sulla sinistra e prosegui verso sud, poco dopo troverai una discesa che porta a questa candida distesa calcarea. Il mare anche quì è piuttosto riparato e cristallino, se ti piace nuotare segui la costa verso destra e troverai grotte e punti di osservazione molto belli.

Spiagge
Mazzo di Sciacca spiaggia di sassi con parcheggio e servizi (sia stabilimenti che libera)
Guidaloca spiaggia attrezzata perfetta per le famiglie (sia stabilimenti che libera)
Tonnara di Scopello nella affascinante e antichissima cornice della tonnara c’è una piattaforma per prendere il sole e nuotare tra i faraglioni, bellissimo arrivare anche al tramonto e godersi il sole che lentamente si perde nel mare mentre il cielo diventa rosa.
Macàri noi l’abbiamo scoperta recentemente grazie alla serie TV e sebbene sia leggermente più distante dalle altre, si trova dopo San Vito Lo Capo, a circa 25 minuti di strada da Castellamare del Golfo, offre una lunghissima costa di roccia o spiaggia totalmente libera e quando sei nella settimana di Ferragosto può salvarti con i suoi bagni ristoratori!

Gite marittime
Riserva dello Zingaro il territorio della Riserva parte da Cala Mazzo di Sciacca fino alla Tonnarella Dell’Uzzo e ricade in gran parte nel Comune di San Vito Lo Capo. Questa area nata il 18 maggio 1980, quando più di 3000 persone occuparono il sentiero sensibilizzando la Regione ed evitando che questo territorio, ancora integro, venisse sacrificato al cemento è la prima Riserva Naturale nata in Sicilia. Si diramano 3 percorsi sia per esperti camminatori o per chi semplicemente volesse godere delle bellezze della natura: il sentiero costiero, quello di mezza costa e quello alto, per esperti di trekking. Si accede da due ingressi principali: lato Nord, da San Vito Lo Capo, e lato Sud da Scopello (Castellamare del Golfo). Siate pronti ad una faticosa scarpinata ma la ricompensa appagherà corpo e mente quando vi immergerete nelle acque cristalline di questo luogo incontaminato.
Se il clima troppo caldo non lo consente potete scegliere di visitare la riserva via mare noleggiando un gommone e ormeggiati a debita distanza raggiungendo a nuoto le calette. Evitate le barche turistiche di gruppo sono una trappola e non rispettano la natura circostante avvicinadosi troppo alla costa danneggiando flora e fauna, queste sono attività che devono essere boicottate! Ci sono numerosi noleggi al porto di Castellamare del Golfo dai quali poter prenotare un mezzo, la traversata dal porto all’inizio della Riserva dura all’incirca 1 ora, noi vi suggeriamo di fermarvi per un bagno veloce nelle cale di questo tratto, le stesse appena menzionate da raggiungere via terra, per poterle vedere da un’altra prospettiva!
Qualsiasi sia la vostra scelta questa è un’esperienza senza dubbio da vivere per comprendere il valore della natura di questa parte della Sicilia.
Da vedere
Segesta – Dionisiache
In estate il programma include spettacoli teatrali sotto le stelle, al tramonto e all’alba. Noi abbiamo scelto di arrivare con il buio e godere della vista mozzafiato che lentamente illumina il palcoscenico.
Oltre allo spettacolo vale la visita il maestoso Tempio in stile dorico, realizzato tra il 430 e il 420 a.C., uno dei pochi monumenti che si conservano perfettamente integri dall’antichità, che offre grazie alla sua posizione privilegiata a strapiombo sul Vallone della Fusa una panoramica di tutta la rigogliosa area circostante.


Gibellina e Cretto – Orestiadi
La città dell’utopia in provincia di Trapani costruita ex novo in seguito al terremoto che nel 1968 distrusse la maggior parte dei comuni della valle del Belice. Il sito su cui sorge l’attuale centro abitato dista undici chilometri dai ruderi del vecchio paese in cui Alberto Burri ha realizzato la monumentale opera memoriale di land art il Grande Cretto. Ne abbiamo parlato in maniera approfondita quì!
Solitamente in estate si svolgono le Orestiadi un festival internazionale con appuntamenti che vanno dalle rappresentazioni teatrali a quelle musicali, dalla pittura alla scultura, al cinema.


Erice
Celebre borgo medievale tra mito e storia il cui nome deriva dal nome del figlio di Afrodite e l’architettura, interamente in pietra, racconta il passaggio delle numerose popolazioni che qui hanno vissuto, prosperato e lasciato traccia del loro passaggio come i fenici, normanni, arabi e romani. Portatevi una giacchina perchè se al mare in estate il caldo è infernale quì la temperatura di abbassa improvvisamente specie di sera. Potete raggiungere Erice con la macchina o on la funicolare e immergervi nel dedalo di vie che somigliano ad un set cinematografico tanto è curato il paese e fermarvi per una cena tipicamente trapanese nei tanti ristoranti tipici, abbastanza turistici, che chi più chi meno propongono menù simili con ingredienti locali. Se la giornata è limpida la vista è magnifica e il tramonto non ha paragoni!
Grotta Mangiapane
Un villaggio fermo nel tempo all’interno delle Grotte di Scurati sopra Custonaci sono parte di un antichissimo insediamento preistorico che fu abitato fino agli anni ’50 e poi abbandonato, recuperato dai discendenti e dagli aiuti della comunità del posto è stato recuperato e restaurato per permettere le visite e grazie alle curate ricostruzioni comprendere le dinamiche agricole del tempo. L’ingresso ha un costo di 3 euro o una maggiore donazione il cui ricavato supporta la gestione e conservazione del sito.


Saline
Impostate sul navigatore la Riserva Naturale dello Stagnone, la più estesa della Sicilia dal 1984, protetta per via della sua variegata flora e fauna che abita la laguna e le isolette dinnanzi: Mothia, Santa Maria, Schola e Isola Grande. Dal Mulino si prende la barca e in una 20na di minuti si raggiunge Isola Lunga (o Isola Grande) la maggiore dell’arcipelago. Quì una sorpresa unica vi aspetta… Si attraversa la pineta al suono di una immensa colonia di cicale, una melodia travolgente richiamo d’amore. Raggiungiamo le saline che inondate dalla luce del tramonto rifrangono in mille sfumature di rosa. Segue un aperitivo nel silenzio della riserva sotto le stelle che completerà questa magnifica esperienza.
Il progetto SEI delle Saline Ettore e Infersa, nomi antichissimi che hanno protetto e custodito per secoli l’area, è molto articolato e offre numerose attività legate al saliturismo.




Bagheria
Villa Palagonia
Questa è forse la più particolare delle numerose ville che si trovano in questo oggi popolatissimo comune adiacente a Palermo che un tempo vantava nobili e sovrani. Detta anche “villa dei mostri” per via delle sue sculture fantasiose è l’emblema più importante di architettura barocca suburbana della Sicilia. Pensata come luogo di svago e di villeggiatura, fu costruita nel 1715 dal principe di Palagonia, Francesco Ferdinando Gravina e Bonanni, ma fu Francesco Ferdinando II, nipote del principe, l’ideatore delle numerose e grottesche statue e del bizzarro arredamento della villa che anche Goethe non potè fare a meno di raccontare!
Purtroppo gli interni sono svuotati degli arredi originali e il giardino versa in condizioni non ottimali ma se l’#abandonedplaces rientra tra i vostri elementi di fascino allora questo sarà un luogo che troverete estremamete suggestivo.




Villa Cattolica
Austera e imponente questa villa fu costruita nel 1736 da Francesco Bonanno, principe di Cattolica, è circondata da alte mura merlate che la proteggono come fosse un castello peccato che non siano state in grado di tenere lontano dalla vista uno scheletro industriale immenso che con una magia abbiamo eliminato dagli scatti : )
Dal 1973 grazie ad una generosa donazione di opere del maestro Renato Guttuso il piano nobile è diventato sede di un museo dedicato al pittore realista. Dal 1990, nell’esedra settentrionale è stato collocato il sarcofago monumentale, in marmo con venature azzurre disegnato dall’amico fraterno Giacomo Manzù, che accoglie le spoglie di Guttuso.



Mangiare a Castellamare del Golfo
Tipicamente la mia colazione quella che continuo a sognare quando lascio Castellamare, granita alla mandorla e brioches, e per i golosi cassatelle, cannoli e ogni bontà tutto espresso.
La Timpa pizza, primi, pesce, piatti semplici e prezzi ottimi con una vista strepitosa del golfo di Castellamare. Non si prenota arrivate presto per aggiuducarvi i tavoli più esterni : )

Egesta il regno del cous cous, tipico piatto della zona di San Vito Lo Capo, in una location nel centro storico tra lampade marocchine e piante aromatiche.

Mirko’s piccolo ristorantino che ha trovato il suo spazio sulla scalitata che conduce al porto, offre un menù di cucina creativa con prodotti locali.

Baglio appena fuori il paese un antico baglio riqualificato in mezzo ad una rigogliosa campagna, lucine, ciottolato e carretti rendono l’atmosfera magica.
Mangiare a Scopello
Pane cunzato quando torni dal mare e segui il profumo di questo panificio all’ingresso del paese diventato la meta di tutti, ci sarà un po’ di fila ma ne vale la pena. Solo pane cunzato e sfincione ma di altro non c’è bisogno!
Bar Nettuno prenotate un tavolo nella terrazza e ordinate la zuppa di pesce e la serata sarà perfetta!
Ciringuito si trova nella zona del parcheggio (obbligatorio nel periodo estivo) ideale per un drink o un aperitivo.

Foto di Marco Greco