Marsiglia è l’emblema della città-porto: un continuo rincorrersi di etnie, accenti, odori, colori che rappresentano il cuore di una città dal fascino duro ed estremamente ammaliante. Fuori stagione ci siamo immersi in questa metropoli di mare in cui amiamo sempre tornare. Tra passeggiate lungo il Viuex Port, tra le colorate stradine dello storico quartiere popolare Panier, passando per il mercato nordafricano di Noailles, ci siamo lasciati piacevolmente sorprendere dalla scena culinaria marsigliese, che da un decennio è in pieno fermento. Ne abbiamo selezionati cinque.

Limmat
Nel mezzo della colorata scalinata che porta al Cours Julien, in questo piccolo e accogliente ristorante si respira aria di casa della nonna tra mobili in formica e dettagli vintage. Dimora della chef svizzera Lili Gadola, propone una cucina territoriale a base di piatti vegetariani e di pesce locale, interessante per il mix di ingredienti dai sapori semplici e da cotture non elaborate che ne esaltano la qualità. Servizio piacevole, ottime materie prime, vini naturali oltre alla possibilità di mangiare fuori circondati dai graffiti dell’iconica scalinata, ne fanno un luogo assolutamente da non perdere. Unica nota: dall’autunno a inizio primavera è aperto solo a pranzo, mentre con la stagione calda solo a cena.


Camas-Sutra
C’è un trend particolare che si sta facendo largo a Marsiglia oltre che in alcune città internazionali, quello dei ristoranti con chef in residenza. Camas-Sutra, nel cuore del quartiere Camas, è uno di questi. 20 coperti distribuiti attorno ad un unico lungo tavolo in legno e una cucina semi a vista esaltano al meglio lo spirito conviviale e di condivisione di questo ristorante ospitato in una ex macelleria. Un vero e proprio métissage gastronomico per l’alternanza di chef con background e culture differenti che ti consentiranno di fare un viaggio di sapori ogni volta differente. Un menu fisso firmato in questo periodo dallo chef François Roche intervallato ogni tanto da serate particolari, come quella del pollo arrosto, ne fanno il place to be del momento. Coolness garantita.




Le Ventre d’Architecte
La Cité Radieuse di Le Corbusier è una tappa obbligata in un tour della città, ma il ristorante ideato e disegnato dall’architetto svizzero è sicuramente un motivo in più per farlo. Situato al secondo piano, uno dei pochi aperti al pubblico oltre al terzo e alla terrazza del nono piano, in questo ristorante da 30 coperti tutto è rimasto inalterato dagli anni ’50, tra arredi e luci di Le Corbusier, Charlotte Perriand e Gae Aulenti. La cucina nelle mani dello chef Jerome Caprin è mediterranea e di alto livello: il menu rinnovato quasi giornalmente offre un’esperienza di sapori, consistenze e contrasti assolutamente da provare.





Le Bec du Coq
In zona Vecchio Porto Le Bec du Coq è un piccolo e accogliente locale basato sulla condivisione, un mix tra un tapas bar e un’izakaya giapponese. La proposta ruota attorno a piccoli piatti con prodotti regionali o a ispirazione mediterranea accompagnati da vini naturali e birre locali. Arredi semplici e contemporanei in un ristorante in cui domina il rosso, ne fanno un hot spot per degustare piatti curati e con ottime materie prime. Specialità della Provenza, della Camargue con un occhio sempre aperto sulla Corsica e l’Italia sono tutte da provare da orario aperitivo in avanti.





Coquille
In una piazzetta suggestiva a due passi dal Vecchio Porto, Coquille è un bistrot di pesce che si sta facendo notare. Un mix di arredi a tema marittimo, una tipica barquette marsigliese come banco per ostriche e crostacei e un murales dipinto su ceramiche portoghesi dall’artista ceramista Henriette Arcelin sono elementi fondanti dell’atmosfera allegra che si respira nel locale del duo Marine Bottari e Jules Mollaret. Tre ristoranti in uno perché è specializzato in degustazione di crostacei, bistrot di pesce e pizzeria: è così che da un piatto di ostriche si passa ad un crudo marinato con verdure di stagione o a delle ottime cappesante su crema di porro il tutto accompagnato dalla tipica pizza marsigliese pomodoro e acciughe o al formaggio.

L’offerta gastronomica è talmente ampia, dinamica e di qualità che, seppur non essendo andati, abbiamo sentito parlare bene di: Tuba, Copains, Baita, Epicerie l’Idéal, L’Eau à la Bouche, Chez Yassine, Chez Etienne, Chez Fonfon, Takosan.

Non ci resta che tornare presto!
Ti lasciamo qualche suggerimento per visitare Marsiglia.