Alla scoperta di Lipari

Consigli isolani

Un tuffo tra le acque cristalline di Praia Ferrante, una granita da Tano, un cannolo da D’Ambra passando per un’escursione al parco delle Cave di Caolino, una degustazione dei vini alla Tenuta Castellaro e un aperitivo a bordo acqua al Naghet di Acquacalda. Sebbene sia la più grande dell’arcipelago delle Eolie e spesso molto affollata nei mesi estivi, Lipari è un’isola che va scoperta, perdendosi in motorino tra le innumerevoli strade che spesso sfociano in luoghi spettacolari. Siamo sicuri che con i nostri consigli ve ne innamorerete!

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Dove mangiare

La Vela è il ritrovo per eccellenza a tutte le ore del giorno e della notte (quasi!). Al centro della piazza di Marina Corta, a pochi passi dall’acqua, potete gustare ai tavolini ottime specialità (per chi ama le melanzane è d’obbligo la pasta alla norma), succulente insalatone, aperitivi (la birra chiedetela con la granita di limone) o cocktail dopo cena.

Osteria San Bartolo è stata la piacevole scoperta della scorsa estate. Un progetto di tre amici che con passione e umiltà si sono fatti amare fin da subito. Decorata con mobili e dettagli di riciclo, in Osteria troverete ottimi piatti della tradizione siciliana e una selezione vini a dir poco eccellente. Non vi consigliamo altro anche perché è tutto buonissimo.

La Cambusa ordinate solo quello che vi diciamo noi senza neanche aprire il menù: zuppa di cozze e pasta con le sarde. Godetevi poi la semplicità dei piatti, la simpatia del proprietario e il passìo diretto a Marina Corta.

Gilberto e Vera avrete solo l’imbarazzo della scelta in questa storica paninoteca: capperi, cucunci, acciughe, melanzane, tonno. Tutti gli ingredienti della cucina siciliana e non solo sono ben rappresentati nei loro panini iper farciti. Se non avete molta fame, consigliamo di optare per il mezzo.

U Zu Peppino se il mare vi ha già stancato e volete spingervi in alto nella Lipari più vera, prenotate un tavolo in questo agriturismo di Pianoconte. E’ famoso per l’infinita varietà di antipasti tradizionali (basterebbero solo quelli) e il delizioso coniglio alla liparota cotto nel mosto.

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Bere / Dopocena

Naghet è il nostro posto preferito in assoluto, soprattutto per l’ottimo aperitivo fatto in casa dalle ragazze che lo gestiscono. Nel mezzo del lungomare di Acquacalda, questo piccolo localino barricato entro reti da pesca, ha un piacevole sound ed è a tutte le ore una giusta scelta. Consigliamo però di venirci al tramonto per l’atmosfera magica.

A za’ Pippa anche questo locale in località Quattropani, sul versante nord ovest che si affaccia su Alicudi e Filicudi, è una recente scoperta. Fermatevi qui per un’ottima granita con brioche o un aperitivo al tramonto. Sono in alto e la vista del sole che si tuffa in mare tra Salina, Filicudi e Alicudi è impagabile.

Il Giardino di Lipari nascosto in un vicolo del centro, questo giardino di agrumeti gestito da Luca Cutrufelli ospita un fascinoso locale dove poter assaporare piatti creati con cura con prodotti del territorio e dopo cena rilassarsi sulle sdraio gustandosi il live di band locali così come dj set internazionali. Novità dell’anno? La Grappa Tonic, nuova Grappa del Giardino aromatizzata al mandarino e scorza di agrume di stagione.

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Dolci indimenticabili

Pino D’Ambra non fatevi confondere da quello in piazza, ma addentratevi in Vico Morfeo, vicoletto stretto e lungo dopo che vi siete lasciati alle spalle Marina Corta. Il posto è piccolo, ma è tutto prodotto da loro e il bancone è una meraviglia per gli occhi e il palato.

Tano piccolo baretto affacciato sulla spiaggia di Canneto, è considerato da molti il posto per la migliore granita con panna sull’isola, ma fa anche tante altre cose buone cucinate dalla madre. Lui è un fantastico racconta storie e vale da solo la visita.

Subba è la pasticceria più grande a metà del corso. Non fatevi intimidire dalla folla perchè la bontà non manca e avrete solo l’imbarazzo della scelta se amate i dolci siciliani e le granite.

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Spiagge

Praia Ferrante ci si accede tramite un sentiero immerso nel verde contornato da fichi d’india, canneti e cicale; 15 minuti di cammino e vi ritroverete in una splendida caletta dalle acque cristalline e un fondale pieno di ricci. Se soffrite il sole rifugiatevi sotto la pinetina e godetevi una super siesta.

Valle Muria in zona Monte, andateci se non vi spaventano venti minuti di discesa e salita ripida in piena natura. Arrivati giù lo scenario è impagabile tra scogliere a picco che si tingono di rosso al tramonto e una lingua lunga di ciottoli scuri.

Porticello è la spiaggia al fianco sinistro delle Cave di Pomice, spesso protetta dai venti e con un fondale particolarmente bello. Non portatevi da mangiare, ci pensa Mister Baffo con le sue ottime insalate o pane cunzato!

Acquacalda la spiaggia dei locali, dicono. Noi amiamo rifugiarci quando vogliamo essere sicuri di avere spazio a sufficienza attorno a noi. Andateci assolutamente al tramonto per vedere il sole tuffarsi tra Salina e Filicudi.

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Da vedere

Osservatorio Geofisico vecchio semaforo della Marina Militare, qui si monitorano i fenomeni vulcanici dell’arcipelago. E’ il posto perfetto per ammirare il tramonto godendo di una vista magnifica su Vulcano, Alicudi e Filicudi.

Belvedere Quattrocchi è uno dei punti più scenografici delle Eolie, uno strapiombo da cui ammirare la spiaggia “sotto casa” di Valle Muria, i Faraglioni e Vulcano all’orizzonte.

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Acropoli è il cuore della vecchia Lipari, un’alta rocca protetta da bastioni cinquecenteschi, rifugio di tantissime culture nel corso dei secoli. Qui si trova il Museo Archeologico Eoliano, l’Anfiteatro Greco, la bella chiesa dell’Addolorata e l’ex carcere che nel ’26 fu adibito a campo di confino per gli oppositori del regime fascista.

Tenuta Castellaro a 350 metri sul livello del mare, sorretta dalle cave di caolino, questa azienda vitivinicola porta avanti da qualche anno un progetto di valorizzazione del territorio: vigne che crescono su terreni vulcanici un tempo abbandonati e ricchi di minerali, una cantina dalle linee sinuose e di recente la possibilità di dormire in vigna in uno dei tre antichi ruderi sapientemente ristrutturati. Per una visita con degustazione, l’acquisto di vini o qualche notte immersi in natura, la tenuta è sempre una buona scelta!

Cave di Caolino se siete appassionati di geologia non perdetevi la visita a questo parco geominerario sotto la piana di Castellaro, versante nord-ovest. Addentratevi nel sentiero tra fumarole, palme nane e i colori della macchia mediterranea e godetevi i panorami spettacolari.

Terme di San Calogero questa stazione termale rimasta attiva per un secolo da fine ‘800 al 1975 per fini curativi, ha un indiscutibile fascino sia per l’ormai decadente stabilimento sia per la vasca rettangolare di epoca romana passando per la tholos micenea. Purtroppo potrete visitarne solo la struttura esterna, ma vi consigliamo comunque di spingervi fino a questo punto sul versante occidentale dell’isola e intraprendere un facile trekking incamminandovi per la discesa che parte dalle terme e proseguendo in direzione di Salina: la camminata a picco sulle scogliere è spesso pianeggiante e vi regalerà scorci panoramici da togliere il fiato.

Santuario Madonna della Catena risalente al tardo ‘500 è una chiesetta suggestiva (detta Chiesa Vecchia dai liparoti) nel centro dell’altopiano di Lipari. Da qui si gode di una vista magnifica a strapiombo su Salina, Alicudi e Filicudi.

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Al Numero Zero è un’azienda agricola con annessa casa con due stanze dove Luis Mazza ospita viaggiatori lenti che amano il piacere delle cose semplici. Lo ammiriamo perché cinque anni fa ha fatto quello che tutti abbiamo pensato almeno una volta nella vita: ha abbandonato la vita urbana e si è insediato in quella che era la casa dei nonni su un duomo vulcanico che sovrasta Lipari. Fate un salto da lui se amate gli animali almeno quanto noi (ha asini, gatti, galline e una cana), se volete fare uno scekking (trekking con l’asino) o vivere esperienze sospesi tra terra e mare. Ah, fa anche dei saponi naturali irresistibili al sapore di erbe aromatiche, menta, nepitella o finocchio selvatico!

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Nesos Trekking dalla loro bellissima e fascinosa sede costellata di cartografie e foto nascono le idee per far scoprire ai turisti più avventurosi il prezioso patrimonio naturalistico dell’arcipelago con escursioni tematiche e di differente difficoltà organizzate dalla primavera all’autunno. Scegliete un’isola o un sentiero e lasciatevi incantare dalle spiegazioni e storie di Pietro, Flavia e Carmelo!

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Cosa comprare e dove

La Casa Eoliana coffe decorate, orecchini barocchi e cuori eoliani declinati in mille forme, caratterizzano questa piccola putìa: una bottega artigianale dove tutto è colorato, folkloristico e rigorosamente made in Sicily grazie alla collaborazione con le antiche scuole dell’artigianato tipico che ancora oggi si impegnano nella realizzazione di carretti, pupi siciliani e decorazioni su legno. Fateci un salto se volete portarvi a casa un cuore eoliano o un romantico pezzo di Sicilia.

Mouloud Bottega Tessile Paola Costanzo intreccia cotone, lana e seta e porta i telai tradizionali in viaggio nel Mediterraneo spostandosi da un’isola all’altra (attualmente si è insediata ad Alicudi) alla ricerca del silenzio e della bellezza. Le stole, le borse e tutto quello che produce a mano raccontano storie di isole e di mare. Cercatela sui social perché non ha più un negozio fisso.

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Alice Attònita se siete alla ricerca di un po’ di mediterranitudine, immergetevi in questa boutique dell’artista-designer Loredana Salzano, nata all’ombra del Vesuvio ma isolana da oltre un decennio. Le sue ceramiche artistiche, che raccontano storie di mare tramandate da generazioni di pescatori e di vulcani, sono piccole poesie perfette per tenere sempre vivo il ricordo del mare anche a casa. Troverete anche pitture informali e sculture con materiali di recupero provenienti dal mare.

ArteSana Luisa è un vulcano di positività e amore per le isole, che ha scelto vari anni fa approdandovi dalla Colombia. Il suo negozio laboratorio è una piacevole esplosione di colori e di oggetti lavorati a mano che raccontano le isole.

Vineria San Bartolo qui ritroverete Danilo Conti dell’Osteria. La sua passione sono le vigne e dal 2010 ne ha recuperata una nella bocca del cratere di un vulcano spento dando vita alla produzione di un bianco intenso. Fidatevi ciecamente dei suoi consigli, sa quello che dice.

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